TETRA®





del Dr. Matteo Martinelli
Le principali alterazioni (visuopercettive) che interessano maggiormente la visione sono: dominanza oculare instabile, sensibilità al contrasto ridotta ed anisotropia verticale.
Iniziamo con la dominanza oculare.
Durante la lettura uno dei due occhi dirige lo sguardo sulla parola (Occhio Dominante) e l’altro si limita a seguirlo integrando l’informazione visiva. Nei casi in cui la dominanza non sia stabile i due occhi tendono ad intralciarsi tra loro, rallentando il processo lessicale.
Evidenze cliniche hanno dimostrato che rafforzando la dominanza oculare, si migliora la capacità di leggere nel dislessico.
Adesso parliamo invece della capacità di percepire la minima differenza di luminanza tra due oggetti o aree nello spazio, cioè della Sensibilità al Contrasto.
Per farmi capire meglio, immaginiamo una giornata di nebbia, si farà fatica a vedere i contorni delle cose, perché il contrasto è basso. Quando siamo in presenza di una alterazione della sensibilità al contrasto alle basse frequenze spaziali, la difficoltà di lettura aumenta.
La terza anomalia che crea un ostacolo al processo lessicale è il “mascheramento laterale” che si genera tra le lettere che compongono le parole.
Con questa irregolarità nella visione, le lettere e le sillabe appaiono più vicine, dunque facilmente confondibili.
E’ stato riscontrato che all’origine di questo fenomeno vi sia una distorsione dello spazio visivo definita Anisotropia Verticale.
A supporto di quanto detto è stato visto che in alcuni dislessici la lettura tende a migliorare all’aumento dello spazio tra le lettere.
Come si rilevano queste alterazioni visuopercettive?
Si tratta di una sintesi di test sviluppati per offrire un quadro mirato ed esaustivo sulla situazione visuopercettiva del dislessico.
Oltre a tutto ciò che abbiamo detto prima è possibile avere un Test Report (Reading Performance Test) basato sulle “Parole e non Parole” per la stima della funzione lessicale, fondato su database normativi per classi di terza, quarta, quinta elementare.
In definitiva, attraverso un grafico, otteniamo un giudizio complessivo sul grado di coinvolgimento visuopercettivo nella lettura ed indicazioni sulla presenza di un effetto compensatorio da sfruttare in ambito riabilitativo.
Quindi questa piattaforma diagnostica la dislessia?
Assolutamente no! Gli esami che costituiscono il protocollo TETRA® (e in particolare il Reading Performance Test) intendono indagare sulle caratteristiche di percezione visiva del paziente ed in nessun modo si propongono di fare diagnosi di dislessia, un’operazione che resta prerogativa incondizionata del neuropsichiatra e degli altri professionisti di riferimento.
Le alterazioni visuopercettive si possono migliorare?
Una volta diagnosticata la difficoltà di apprendimento, l’ottico optometrista, l’ortottista, il logopedista, ecc., sono in grado di dare un valido aiuto a questi bambini, ognuno con le proprie peculiarità.
Da parte mia, attraverso un Visual Training specifico detto Trigram creo un allenamento visivo che migliora la dominanza oculare, la sensibilità al contrasto e l’anisotropia verticale. L’obiettivo è quello di migliorare la visione e di conseguenza l’apprendimento.